Carissimi fratelli e sorelle,
con grande gioia, Vi raggiungo per informarVi che, dal prossimo 25 ottobre, riprenderanno, per il quinto anno consecutivo, i Weekend vocazionali residenziali presso il Seminario vescovile in Locri. La tematica che accompagnerà questo nuovo anno trae spunto dallo slogan scelto dall’Ufficio Nazionale per la Pastorale Vocazionale della CEI: “Credere, sperare e amare” (Spes non confundit, n. 3).
I Weekend intendono promuovere: 1. La comunione vocazionale, fondata sull’amore, dove le diversità dei doni e dei carismi permetteranno di sperimentare la gioia di lavorare insieme; 2. L’ascolto e il servizio, fondati sulla fede, strumenti indispensabili per affrontare il tema vocazionale nelle diverse comunità che di anno in anno visitiamo; 3. La speranza. A tal proposito, Papa Francesco, nella Bolla di indizione del Giubileo dell’Anno 2025, Spes non confundit, al n. 18, afferma che «la speranza, insieme alla fede e alla carità, forma il trittico delle “virtù teologali”, che esprimono l’essenza della vita cristiana (cfr. 1Cor 13,13; 1Ts 1,3). Nel loro dinamismo inscindibile, la speranza è quella che, per così dire, imprime l’orientamento, indica la direzione e la finalità dell’esistenza credente. Perciò l’apostolo Paolo invita ad essere “lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera” (Rm 12,12). Sì, abbiamo bisogno di “abbondare nella speranza” (cfr. Rm 15,13) per testimoniare in modo credibile e attraente la fede e l’amore che portiamo nel cuore; perché la fede sia gioiosa, la carità entusiasta; perché ognuno sia in grado di donare anche solo un sorriso, un gesto di amicizia, uno sguardo fraterno, un ascolto sincero, un servizio gratuito, sapendo che, nello Spirito di Gesù, ciò può diventare per chi lo riceve un seme fecondo di speranza».
Pertanto, mi auguro, unitamente alla Commissione Diocesana Vocazioni, che questa iniziativa possa essere accolta da tutti e che tanti/e giovani possano parteciparVi in modo da divenire, insieme, messaggeri di speranza, di pace, di novità. Colgo l’occasione di questa lettera per ringraziare quanti in questi anni ci hanno accolto nelle loro case e nelle loro Parrocchie e quanti, invece, ci accoglieranno quest’anno. Inoltre, in quanto Direttore/Responsabile della Comunità Propedeutica Diocesana, non posso esimermi dal comunicare, nell’ottica della speranza e della novità sinora enunciate, che quest’anno cinque ragazzi della nostra Diocesi inizieranno il Cammino Propedeutico in vista di un eventuale ingresso in Seminario Maggiore; essi sono: Domenico, Nicodemo ed Emanuele da Mammola, Gabriele da Locri e Pierfrancesco da Caulonia. Preghiamo il Signore per questi giovani, per il loro cammino; preghiamolo per la nostra Chiesa diocesana perché possa essere, sempre più, terreno fertile di vocazioni alla vita sacerdotale, religiosa, matrimoniale … possa essere, semplicemente, Comunità alla riscoperta della sua vocazione, in ascolto della voce del suo Signore.
Consapevoli di ciò, ci accingiamo a vivere questa esperienza che ci permetterà di comprendere come la Chiesa sia una sinfonia vocazionale, dove tutte le vocazioni sono unite tra loro per irradiare nel mondo la vita bella del Vangelo.
Un ricordo reciproco nella preghiera.