Anche quest’anno sono tantissimi i progetti che la Diocesi di Locri-Gerace ha potuto realizzare con il fondamentale contributo della contributo dei fondi dell’8xmille. Questa sezione offre un’opportunità unica per esplorare le iniziative che hanno trasformato positivamente la nostra comunità, promuovendo lo sviluppo sociale, culturale ed educativo. Ecco come questi fondi hanno sostenuto progetti che riflettono l’impegno costante della Diocesi nel migliorare la qualità della vita e promuovere la solidarietà nei confronti dei più vulnerabili.
La Campagna 8xmille sul territorio
Per un territorio di periferia come la Locride è stato particolarmente significativo ospitare la campagna nazionale Se fare un gesto d’amore ti fa sentire bene, immagina farne migliaia al Porto di Roccella Jonica. Questo claim, che ha caratterizzato la campagna di comunicazione dell’8xmille della Conferenza Episcopale Italiana, ha evidenziato come un semplice gesto possa contribuire alla realizzazione di migliaia di progetti in Italia e nei Paesi in via di sviluppo.
La campagna ha messo in risalto la connessione tra la vita quotidiana dei cittadini e l’impegno della Chiesa attraverso la metafora dei gesti d’amore: piccole o grandi azioni di altruismo che si compiono ogni giorno, portando beneficio non solo a chi li riceve ma anche a chi li compie.
Attraverso la firma per l’8xmille, come ogni anno, è stato possibile amplificare la sensazione di benessere derivante dall’atto di amore e anche con la campagna dello scorso anno la Chiesa ha dimostrato questo impegno concreto tramite interventi che raggiungono capillarmente il territorio, supportando e assistendo chi ne ha più bisogno, come le migliaia di migranti accolti nella striscia ionica della Locride.
Monsignor Francesco Oliva, vescovo di Locri-Gerace, ha sottolineato il significato di Un Popolo per tutti, progetto di accoglienza della Caritas diocesana che mira a favorire l’inserimento sociale ed economico degli immigrati nel territorio sottolineando come il Porto delle Grazie di Roccella Jonica sia divenuto simbolo di una Calabria accogliente evidenziando l’importanza di un’assistenza che va oltre le differenze culturali e religiose, priorizzando sempre la dignità umana.
Carmen Bagalà, direttrice della Caritas Diocesana di Locri-Gerace, ha sottolineato invece l’impegno di potenziare le attività della Caritas e delle associazioni, creando un circolo virtuoso che semplifica la vita delle persone accolte, mantenendo vivo lo spirito di solidarietà e promozione della vita umana.
Il progetto ha infatti permesso di fare fronte a un aumento degli arrivi di migranti, provenienti principalmente dalla rotta turca e dalla crisi ucraina. Essi arrivano in condizioni spesso estreme, fisicamente e psicologicamente provati dalle loro traversate. La Caritas risponde con servizi essenziali come docce, lavanderia e pasti giornalieri, che rappresentano un segno tangibile di accoglienza e solidarietà.
Don Rigobert Elangui, direttore dell’ufficio Migrantes Locri-Gerace, ha per questo sottolineato che l’accoglienza debba essere fatta in primo luogo affinché le persone si sentano accettate e amate, indipendentemente dalla loro origine e che firmare per l’8xmille sia vitale perché semina speranza e salva vite.
Un popolo per tutti
Un popolo per tutti è un progetto composto da una serie di attività avviate dall’Ufficio Migrantes e dalla Caritas Diocesana in collaborazione con due Associazioni del terzo settore che hanno come obiettivo principale quello di garantire l’indipendenza e l’integrazione dei richiedenti asilo e dei rifugiati.
Il progetto sviluppa le attività svolte nel 2022 con la formazione degli operatori diocesani in collaborazione con la Cooperativa Pathos di Caulonia Marina e Jungi Mundu di Camini.
Creato lo sportello Migrantes per favorire l’incontro e il punto di riferimento principale di ascolto con i migranti, sono state messe in atto tutta una serie di dinamiche tali da agevolare e aiutare l’utenza nelle pratiche di permesso di soggiorno e documentazione sanitaria idonea.
Molti dei migranti che hanno afferito nel nostro sportello hanno infatti ottenuto ascolto e accoglienza non solo relativi a questo progetto ma molti hanno ottenuto formazione e lavoro anche grazie ad altre progettazioni attive.
Un lavoro svolto in collaborazione con le Cooperative e gli Enti ma anche con le Parrocchie, nelle persone dei referenti parrocchiali, ma anche con i Parroci che hanno avuto risposte concrete attraverso lo sportello Migrantes nei numerosi sbarchi che hanno interessato le parrocchie limitrofe.
Progetto Apri
Apri è un’iniziativa nazionale finalizzata a creare migliori condizioni di integrazione per i migranti rafforzando il loro percorso di autonomia e sensibilizzando le comunità all’accoglienza del prossimo. Come già sperimentato con Protetto. Rifugiato a casa mia, con il progetto APRI sono state assegnate centralità alla comunità (parrocchie, istituti religiosi, famiglie e simili) intesa come sistema di relazioni in grado di supportare il processo di inclusione sociale e lavorativa delle persone. APRI è rivolto a persone già presenti sul territorio italiano che vivono in condizione di bisogno e vulnerabilità a cui le Caritas diocesane propongono una forma di accoglienza alternativa proprio grazie a una pluralità di attori coinvolti: famiglie (tutor), operatori della Caritas diocesana, comunità e parrocchie hanno potuto sperimentare l’accoglienza di persone provenienti da contesti e culture differenti. È con i fondi 8xmille che è stato possibile migliorare i servizi offerti alle persone già presenti e, soprattutto, accogliere i profughi ucraini.
Tutti i colori del mondo
Tutti i colori del mondo è un progetto che vuole favorire l’incontro tra culture diverse, attraverso laboratori di musica, teatro, pittura e arte. Inoltre, verranno garantite nell’ambito del progetto le ripetizioni scolastiche, l’eventuale assistenza legale nonché momenti di convivialità e cucina interculturale. Grazie ai fondi dell’8xmille i laboratori sono stati curati da professionisti, insegnanti e avvocati e sono aperti a tutti, senza limiti di età.
Una borsa per una nuova vita
Una borsa per una nuova vita è un progetto che pensa ai disoccupati del nostro territorio che versano in condizioni socio economiche precarie offrendo loro un’opportunità formativa al lavoro e di educazione all’autoimprenditorialità attraverso l’attivazione iniziale di 3 tirocini formativi presso due cooperative con il riconoscimento di una indennità mensile di partecipazione per ogni singolo tirocinante. I tirocini formativi realizzati grazie ai fondi 8xmille sono rivolti ai giovani – dai 18 anni ai 35 anni – e i beneficiari sono stati individuati in base alle indicazioni che giungeranno dai centri di ascolto delle parrocchie a cui verranno fornite le informazioni in merito con avviso.
Mendicanti di riconciliazione, profeti di speranza
Grazie ai fondi 8xmille, la Caritas diocesana di Locri-Gerace ha sviluppato un modello innovativo di riabilitazione e reinserimento sociale ed economico per gli ex detenuti presso il carcere di Locri. Questo progetto nasce dalla necessità di ripristinare le condizioni pre-pandemiche nella casa circondariale, dove le misure anti-Covid hanno limitato le attività educative e riabilitative.
Il programma della Caritas ha previsto attività di pubblica utilità come alternativa alla detenzione, ottenendo risultati positivi grazie alla collaborazione tra diverse entità. Si è concentrato principalmente all’interno del carcere, dove il sovraffollamento e la presenza di detenuti stranieri hanno spinto a lanciare il progetto. Questo programma combina il lavoro artigianale con il miglioramento delle condizioni di igiene e confort dei detenuti, affrontando il disagio causato dalla mancanza di beni personali.
Oltre a fornire beni di prima necessità attraverso un emporio solidale, il progetto include anche un servizio di cappellania per supportare i detenuti nel recupero delle relazioni umane e nella riflessione spirituale. I laboratori artigianali, gestiti in collaborazione con la cooperativa sociale Felici da Matti, offrono opportunità di lavoro retribuito nella produzione di gioielli, prodotti di cosmesi naturale e detergenti ecologici.
La collaborazione attiva tra la casa circondariale e i tutor mira a creare un’impresa sociale fondata su ex detenuti, con l’obiettivo di commercializzare i loro prodotti e garantire l’autosostenibilità a lungo termine del progetto. L’iniziativa è supportata dal Tribunale di Locri e prevede anche l’inserimento di ex detenuti in ruoli all’interno della Diocesi di Locri-Gerace, contribuendo così al loro reinserimento sociale e professionale.
Questo approccio non solo rompe la routine carceraria, ma dà agli ex detenuti uno scopo e prospettive future concrete, riducendo il rischio di recidiva e integrandoli nuovamente nella società civile.
Siate l’eco di una preghiera nascosta
Sempre con i fondi 8xmille, il progetto Siate l’eco di una preghiera nascosta si impegna nel contrastare la violenza domestica e il fenomeno del femminicidio. Per supportare le donne vittime di violenza, la Caritas diocesana mette a disposizione due appartamenti presso il dormitorio Pandocheion, luoghi accoglienti che fungono da rifugio temporaneo in cui le donne possono ritrovare un ambiente simile a quello domestico, con la possibilità di cucinare, giocare, leggere e condividere le proprie esperienze.
L’azione della Caritas si integra con efficacia attraverso una collaborazione stretta con lo Sportello antiviolenza di Ardore e un costante dialogo con le Forze dell’Ordine, che hanno risolto diverse situazioni critiche grazie alla partecipazione attiva degli operatori della Caritas.
Questo impegno è supportato dalle linee guida fornite dalla dirigente della Polizia di Stato Serafina di Vuolo per la realizzazione di stanze insonorizzate, essenziali per la privacy e la sicurezza delle donne ospitate. La sensibilità e la presenza costante delle Forze dell’Ordine hanno giocato un ruolo fondamentale nel far sentire le ospiti al sicuro e nel facilitare il processo di denuncia.
Grazie all’impegno dei professionisti e degli operatori della Caritas, le preghiere nascoste si trasformano in azioni concrete di giustizia e riscatto. Un impegno portato anche nelle scuole per avviare un confronto con le giovani generazioni sull’importanza dell’educazione all’affettività e di donare loro strumenti utili a riconoscere i segnali che stanno alla base delle violenze domestiche e del femminicidio.
Sentinelle di Speranza
Sempre in ambito scolastico è stato poi realizzato il progetto 8xmille Sentinelle di Speranza all’Istituto d’Istruzione Superiore Guglielmo Marconi di Siderno. L’iniziativa si propone di contrastare la dispersione scolastica e di incoraggiare i giovani alla conoscenza dell’altro e al volontariato. La dirigente scolastica Maria Giuliana Fiasché e il corpo docente hanno mostrato immediata disponibilità, offrendo agli studenti un’opportunità educativa rara e preziosa.
Il secondo anno di collaborazione tra la Caritas e l’Istituto Marconi rientra nei Progetti della Commissione Wellness, coordinati da Francesca Bellantoni e Nicola Vertolo. Questo percorso ha permesso agli studenti di acquisire esperienza attraverso diverse attività, inclusa la partecipazione al servizio mensa per le persone bisognose, un’occasione per interagire con gli ospiti del dormitorio, i volontari e i ragazzi del Servizio Civile, come avvenuto in occasione del pranzo natalizio organizzato presso la sede della Caritas Diocesana, che ha facilitato lo scambio di idee e buone pratiche, sottolineando l’importanza della sensibilizzazione e del coinvolgimento degli studenti nelle attività di volontariato.
Diritti al Futuro
Diritti al Futuro è un progetto finanziato con fondi 8xmille mira a creare un ambiente inclusivo per le persone con disabilità, superando barriere culturali, fisiche e sociali. Gli obiettivi specifici includono: Esaltare le espressioni artistiche con Laboratori artistici mensili con artisti locali e facilitatori; Promuovere l’inclusione attraverso lo sport con programmi sportivi adattati con esperti; dare vita a un progetto di co-housing con formazione sull’autonomia domestica in spazi condivisi; favorire l’inserimento lavorativo con tirocini formativi personalizzati.
Il progetto coinvolge diverse organizzazioni locali e mira a valutare l’impatto, migliorare le aree critiche e sensibilizzare la comunità all’inclusione.