il Venerdì della Misericordia

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Carissimi sacerdoti,

Cari fedeli,

            in questa difficile prova che stiamo vivendo il Signore ci sta facendo prendere coscienza della nostra fragilità e povertà. In seguito alle tante restrizione che siamo tenuti a rispettare per il bene comune a tutela della salute, ci sentiamo ‘a distanza’ più uniti nella fede e nella speranza. 

            Avvertiamo la particolare vicinanza del Santo Padre, papa Francesco, che, come un pastore universale, ci accompagna e ci sostiene e c’invita a vivere in questa settimana due momenti di preghiera:

            – Mercoledì 25 marzo, Solennità dell’annunciazione del Signore, a mezzogiorno, recita del Padre Nostro.

            – Venerdì 27 marzo, alle 18, momento di preghiera sul sagrato della Basilica di San Pietro, al quale potremo partecipare spiritualmente attraverso i mezzi di comunicazione. In comunione con Santo Padre ascolteremo la Parola di Dio, eleveremo la nostra supplica, adoreremo il Santissimo Sacramento, e riceveremo al termine la BenedizioneUrbi et Orbi, a cui sarà annessa la possibilità di ricevere l’indulgenza plenaria.

            Accogliendo sempre le indicazioni del Santo Padre, in sintonia con la Presidenza CEI, nello stesso giorno di Venerdì 27 marzo alle ore 11.00, mi recherò in forma privata al Cimitero di Locri, per un momento di raccoglimento e di preghiera a suffragio dei nostri fratelli e sorelle, che sono morti a causa della pandemia, isolati, senza alcun conforto né la vicinanza dei propri cari, tanto meno il conforto dei sacramenti. Anche se le rispettive comunità cristiane, pur impossibilitate ad essere fisicamente vicine, non hanno fatto mancare la loro prossimità di preghiera e di carità, è giusto e doveroso esprimere loro un segno di suffragio e di consolazione.

            Nello stesso Venerdì 27 marzo alle ore 9,30celebrerò una Messa di suffragio nella Cappella dell’episcopio per tutti i defunti morti a causa del coronavirus e per i defunti della nostra diocesi, che, in questo mese, non hanno avuto le esequie come previsto. Chi vorrà potrà seguire la Santa Messa, come ogni giorno, sull’emittente Telemia.

            L’intenzione è quella di affidare alla misericordia del Padre tutti i defunti di questa pandemia, nonché di esprimere, anche in questo modo, la vicinanza della Chiesa a quanti sono nel pianto e nel dolore. Attendiamo pregando ed implorando dal Signore di poter tornare quanto prima a celebrare l’Eucaristia insieme, in suffragio di questi fratelli e sorelle. 

            Chiedo a tutti i Sacerdoti di celebrare in privato la S. Messa a suffragio dei fedeli defunti di quest’ultimo mese, che non hanno avuto il rito delle esequie come di consueto, e – ove possibile – di recarsi privatamente al cimitero del paese per una preghiera di suffragio, in particolare per i sacerdoti defunti a causa del coronavirus. 

            Sarà “il Venerdì della Misericordia”, da vivere nella penitenza col digiuno e l’astinenza dalle carni. Rivolgeremo il nostro sguardo al Crocifisso ed invocheremo la misericordia del Padre in attesa della Vita che verrà. 

22 marzo 2020 

Francesco Oliva