Carissimi Ragazzi e Giovani studenti,
Cari Dirigenti, Docenti e personale del mondo della scuola,
non so se avrete la pazienza di leggermi. Mi sento però molto vicino a voi, come Pastore di questa bella Chiesa di Locri-Gerace. Sono certo di rivolgermi ad un mondo meraviglioso, quello della scuola, che unisce la stagione dei sogni più belli. Ove i sogni diventano realtà. Ove sognare è vivere. Ove sognare è un diritto. Penso ai sogni della ricerca, della conoscenza, dell’amicizia, dell’integrazione, dello studio che costa fatica, ma appassiona anche.
Penso a te giovane della Locride, terra da abitare, da amare e conoscere, nella quale puoi mettere a frutto quel bagaglio di umanità di cui sei dotato. Penso a te, docente, impegnato tra progettazione scolastica e programmi da avviare e completare. Penso a te, Dirigente scolastico, preso dalla preoccupazione di offrire spazi scolastici adeguati ed a norma e di assicurare le migliori condizioni di studio. Tutti insieme vi trovate di nuovo a condividere tante giornate, a camminare insieme lungo il sentiero della scoperta e della crescita.
E’ di nuovo settembre! Si riparte per una nuova avventura: un nuovo anno scolastico, un’altra grande opportunità. E’ la novità della vita che vi sta davanti. Non sciupatela! S’inizia un nuovo percorso e la possibilità di nuove esperienze di conoscenza e di amicizia. Grazie a tutti voi la scuola diviene palestra di conoscenze, di ricerca e di studio, ma soprattutto di umanità e di reciproca accoglienza. Ce n’è tanto bisogno in questo tempo in cui si pensa di possedere il mondo intero e di avere gli strumenti e la tecnica per conoscere tutta la verità. Eppure la verità non si lascia possedere. Va cercata: è una ricerca, che sta sempre oltre, oltre di noi. Non siamo costruttori di verità, ma semplici cercatori. La verità si cerca proprio perché sta oltre. La pretesa di essere verità e di elevare a verità le proprie opinioni rende il mondo più piccolo e triste. Con rispetto sento di dover dire a tutti ed a ciascuno: cercate con umiltà la verità. La scuola, i docenti, i libri, i sussidi didattici, vi saranno di aiuto. Anche i social impegnano il vostro tempo. Sono strumenti utili, che non possono né devono togliervi la libertà. Attraverso di essi aumentano le vostre possibilità comunicative, ma non consumate tutto il vostro tempo lasciandovi assorbire da essi. Non affidate alla tecnica sofisticata dei social il vostro bisogno di comunicazione. Essi non possono esaurire il vostro bisogno di affettività, di relazionalità, che si alimentano di incontro, di ascolto, di condivisione, di accoglienza. Siate loro padroni, non servi. Sempre costruttori di umanità, di relazioni belle fondate sul rispetto della dignità altrui. Appassionatevi al bene comune, alla verità, alla giustizia, allo studio senza mai sentirvi arrivati. Appassionatevi e lottate per quello in cui credete.
Non sprecate il vostro tempo… Non tornerà più. Vivetelo con la gioia di chi sa che ha tanto da scoprire.
Mons. Francesco Oliva
Buon anno scolastico!