Carissimi Confratelli Sacerdoti,
Cari Diaconi
ci sono momenti che ritornano annualmente, da non mancare e da condividere nella profondità del cuore, in ascolto della voce amica del Dio che ci ha scelti ed eletti, che ha scelto proprio noi, per essere testimoni del suo amore. Una scelta che fa risuonare dentro di noi le parole del profeta Isaia che ascolteremo come prima lettura nella celebrazione della Messa crismale: “Voi sarete chiamati sacerdoti del Signore” (61, 6). Gioiosi di esserlo anche quando ci sembra di vivere in un clima di desertificazione spirituale, ove tanta gente si mostra refrattaria alle esigenze dello spirito, presa soprattutto dai problemi del momento. Un clima che rischia di ridurci a predicatori solitari, incompresi e senza slancio, soggetti alla delusione ed allo scoraggiamento, spesso aggravato da motivi di incomprensione tra voi, ma anche con chi, come me, è chiamato ad esercitare il delicato servizio della carità pastorale.
La partecipazione alla Messa Crismale nella concattedrale di Gerace il Mercoledì Santo 28 marzo pv alle ore 17.30 è un momento da vivere intensamente, insieme, nessuno escluso, in spirito di comunione con i confratelli più anziani ed ammalati.
A tale celebrazione, vi chiedo di sollecitare la partecipazione dei fedeli, rappresentanti degli organismi parrocchiali, dei movimenti, delle associazioni ed aggregazioni ecclesiali, delle confraternite. Sarebbe significativo avere con noi una rappresentanza dei cresimandi, in particolare dei cresimandi adulti.
Diamo valore e non priviamoci di un momento, come questo, che ci arricchisce e ci consente di ravvivare il dono di Dio che è in noi.
In attesa, auguro a tutti di vivere intensamente questo tempo che ci separa dalla Pasqua.