Si sta svolgendo a Bruzzano Zeffirio, presso la parrocchia da lui stesso guidata, l’ultimo saluto a padre Francesco Ferraro, tornato alla Casa del Padre improvvisamente lo scorso 18 Maggio. Di seguito un estratto dell’omelia del nostro Vescovo
Ringrazio il Signore per tutto il bene che questo sacerdote ha saputo compiere. Un sacerdote semplice, un parroco, un umile e povero servo del Signore. Se c’è un tratto che appariva della sua personalità era proprio la sua umiltà, la sua mitezza e riservatezza. Pur avendo lasciato la comunità francescana, aveva conservato lo spirito francescano. Ho colto dalle labbra di alcuni fedeli proprio ieri una nota che mi sembra dia luce e spessore al suo ministero: l’attenzione al povero. E’ per me questa una virtù essenziale del ministero di ogni parroco. Quando un parroco ha tempo per i poveri, lo ha per tutti. Quando un parroco è sensibile al bisogno degli ultimi, è una testimonianza vivente. E’ questo che dobbiamo chiedere al sacerdote: non solo celebrazioni, tridui e novene, ma la formazione di una vera comunità che si nutre di fede, di speranza e di carità. La vita del prete si spende in chiesa e tra la gente. Ma quando opera in Chiesa pensa alla strada, alla piazza, all’oratorio, alla vita di ogni giorno, ove la grazia di Dio si trasforma in azione, in impegno, in responsabilità. Il sacerdote sa di dover essere come la luce posta sopra il moggio: i fedeli si aspettano di vedere in lui l’immagine di Gesù, il Vangelo incarnato nella sua vita.
ESEQUIE DI PADRE FRANCESCO FERRARO BRUZZANO ZEFFIRIO, 19 MAGGIO 2017