È questo il bell’annuncio degli angeli nella notte di Natale di duemila anni fa. La nascita di un bimbo avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia non è una fiaba, ma un evento storico. Un evento che non può restare relegato negli annali della storia. Il motivo è semplice: quel bambino è nato per noi, per me, per te, per tutti. Con uno sguardo di fede possiamo dire: quel bimbo mi appartiene, mi porta gioia, pace, vita, apre la strada al futuro, ad una umanità nuova, non posso vivere senza di Lui. È un gran bell’annuncio per chi, inquieto, cerca pace e felicità.
Il Natale invita alla gioia: è la gioia di chi sa che è venuto il Salvatore, l’Emanuele, il Dio con noi, la gioia di chi sa di non dover vivere da solo la propria vita.
Gioisce chi sente il bisogno di vivere, di amare, di essere felice. Chi è stanco in un mondo di violenza, di odio, di guerra. Gioisce chi cerca il Signore! Nei momenti tristi della vita, quando avverte il fallimento, quando si sente solo, abbandonato, non compreso o maltrattato.
Tante ombre e oscurità ci rendono tristi: guerre, disuguaglianze, violenze, povertà, un consumismo esasperato toglie risorse a chi ne ha già poche. La luce del Natale invita alla speranza, alla solidarietà, ricordandoci che un mondo diverso è possibile.
Oggi il mondo ha bisogno del Natale. Ha bisogno di quel Bimbo, nel quale appare la gloria di un Dio che ama. È un mistero d’amore che contempliamo nella grotta di Betlemme, nei nostri presepi. In Lui il Dio del tempo e dell’eternità si lascia vedere, toccare, incontrare, adorare!
Il Natale è per chi accoglie quel Bimbo come Salvatore. Entriamo nel mistero della sua vita. Accogliamolo nella sua nudità, povertà e mitezza.
Buon Natale a tutti!
E non dimentichiamo che Gesù continua a percorrere le nostre strade, mescolandosi tra la nostra gente, tra i poveri, gli immigrati, in cerca di futuro. Ci riempie di speranza, una speranza che ci libera dai nostri egoismi. Accogliamo il Dio, che, camminando tra noi, ci chiede di aprire gli occhi sul mondo che ci sta attorno ed accogliere il suo amore.