AI PRESBITERI, DIACONI,
AI CATECHISTI ED EDUCATORI AI GENITORI
in seguito alle restrizioni dovute alla pandemia, non ho potuto presiedere tutte le celebrazioni della Cresima dei ragazzi delle nostre parrocchie. Ma ho avuto il tempo di riflettere sulle sue modalità di celebrazione e su tante osservazioni ricevute in merito alla scelta dei padrini e delle madrine. Mi sono reso conto che le circostanze della vita oggi così mutate rispetto ad un passato nemmeno molto remoto, ci portano a rivedere ed aggiornare taluni aspetti della pratica pastorale per renderla meglio rispondente alle esigenze della missione della Chiesa nel nostro tempo.
Ascoltando molti sacerdoti e laici, ho ricevuto tante sollecitazioni affinché la scelta dei padrini e delle madrine, in vista della celebrazione del Battesimo e della Confermazione, venga meglio regolamentata per una maggiore chiarezza e soprattutto per una prassi più condivisa, evitando comportamenti differenziati tra una parrocchia e l’altra.
Per rispondere a queste sollecitazioni, ho pensato ad una Nota Pastorale sulla scelta del padrino e della madrina, ove vengono indicati i criteri guida essenziali per una scelta fondata su motivazioni di fede. Essa orienta il cammino di discernimento, particolarmente richiesto ai presbiteri e, insieme a loro, ai collaboratori nella formazione cristiana e nella preparazione alla celebrazione dei sacramenti. Un discernimento reso ancor più necessario, dopo che papa Francesco ha pubblicato l’Esortazione Apostolica post-sinodale Amoris laetitia (19 marzo 2016), in cui l’invito pressante a discernere e accogliere diviene una scelta di metodo pastorale.
Mi rivolgo anzitutto a Voi, genitori cristiani, che avete ancora a cuore l’iniziazione cristiana dei vostri figli. So che per tanti la scelta del padrino e della madrina spesso crea difficoltà e disagio. Come vostro Vescovo vi chiedo di prestare attenzione alla scelta dei padrini e delle madrine, ridando ad essi un significato cristiano e sapendo che si tratta di una figura non obbligatoria, che la Chiesa richiede “per quanto è possibile”. Spesso ci è stato ricordato che non tutti possono fare da padrini e madrine, ma solo coloro che ne possiedono le attitudini e requisiti indicati.
Nella mia Nota pastorale, che vi viene consegnata, vi chiedo che, nel fare la scelta dei padrini e le madrine, consideriate soprattutto le ragioni di fede, ovvero la testimonianza di vita cristiana e la pratica religiosa. E se avete difficoltà in tal senso, lasciatevi aiutare dal vostro parroco e dai catechisti e formatori che hanno seguito i vostri figli nel cammino di preparazione. Essi sapranno dare ogni indicazione.
Nell’elaborare la Nota Pastorale ho sentito il Consiglio Presbiterale e tanti sacerdoti e fedeli laici che hanno potuto esprimere il proprio parere. Ve la consegno, confidando nel senso di responsabilità ed appartenenza ecclesiale. Fatela vostra, tenendo presente ogni indicazione del vostro parroco, al quale farete riferimento anzitempo prima di decidere la scelta da fare. Una cosa è certa: con essa si vuole dare un aiuto nello scegliere padrini e madrine che siano vicini nel cammino di fede dei ragazzi e giovani, che si affidano alla Chiesa per scoprire la bellezza della fede, confidando di poter contare su adulti esemplari per testimonianza di vita e per passione educativa.
Consegno questa Nota Pastorale a tutti Voi sacerdoti e parroci, perché possiate essere sostenuti nel cammino di discernimento pastorale ed essere veri padri nella fede, capaci di accompagnamento spirituale. Sulla scia di San Giuseppe, sposo di Maria Vergine e Custode del Redentore, possiate essere fedeli dispensatori della grazia e testimoni coraggiosi del Vangelo in questo tempo che sta rallentando ogni nostra attività.
Nell’intento di responsabilizzare le figure dei padrini e delle madrine, è sembrato opportuno eliminare il Certificato di idoneità e proporre un Atto di impegno del padrino/madrina, quale espressione della consapevolezza del ruolo assunto.
Il Signore accompagni il Vostro cammino, benedica ogni famiglia e dia a tutti la Sua benedizione.
Locri, dalla Sede Vescovile, 17 febbraio 2021
Mercoledì delle Ceneri
Francesco OLIVA