Locri, 16 ottobre 2019
Facendo visita sabato scorso al vostro Centro radiologico, se da una parte ho avuto modo di apprezzarne l’efficienza e la modernità delle dotazioni e strumentazioni, che lo rendono un centro di eccellenza nel proprio campo, con riscontri positivi anche fuori regioni e all’estero, dall’altra ho colto il vostro disagio per il paventato licenziamento in seguito alla vicenda giudiziaria in corso. Ma ho intravisto nei vostri volti non rassegnazione, ma tanta dignità e senso di responsabilità e partecipazione.
Faccio miei i sentimenti di preoccupazione che mi avete espresso nella lettera consegnatami a mano dalla vostra delegazione, in seguito alla sospensione dell’erogazione degli stipendi già da quattro mesi. E questo per una famiglia, specie monoreddito, è doloroso. Non posso non esprimere la mia vicinanza e condividere la vostra sofferenza, sperando in una soluzione che non si trascini a lungo.
So che sono in corso delle trattative con l’Azienda sanitaria reggina, grazie alla mediazione del Prefetto di Reggio Calabria, che ha preso a cuore la delicata questione. E’ questo fa ben sperare. L’attenzione del Prefetto e delle istituzioni dello Stato è una garanzia per tutti voi. Certo anch’io come voglio sogno una sanità che risolva certi problemi interni, che sia amministrata con saggezza, ove ci sia un chiaro, ben regolamentato e trasparente rapporto tra il servizio pubblico ed il privato, un’amministrazione che non si pieghi alle logiche del malaffare sulla pelle dei cittadini e che dia certezza che il diritto alla salute non sia a rischio.
Mi auguro che ci si adoperi concretamente da parte di tutti, con senso di responsabilità, affinché sia sempre il bene comune a prevalere di fronte ad interessi privati che non favoriscono la crescita del nostro territorio.
Mi permetto, se mi è consentito, di fare appello a quanti sono coinvolti nella soluzione della vicenda di operare con buon senso, tenendo conto anche dei risvolti occupazionali, che per questa terra ad alto tasso di disoccupazione non sono secondari.
Con l’auspicio di una soddisfacente soluzione della vicenda, porgo a tutti Voi il mio più cordiale saluto.
✠ Mons. Francesco Oliva