Nonostante le difficoltà quotidiane, bisogna pensare e agire in positivo. E’ questo il senso del messaggio augurale che il vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva, ha rivolto ai sindaci, ai commissari prefettizi e agli amministratori dei comuni della Locride che ieri sera si sono ritrovati nel Salone dell’Episcopio di Locri per lo scambio di auguri natalizi.
Sono stati tanti i temi trattati durante l’incontro durato oltre due ore e che il vescovo ha voluto aprire con la proiezione di un video con la presentazione da parte di Roberto Benigni dell’articolo 2 della Costituzione italiana. Prima riflessione, dunque, sulla solidarietà per poi allargare il discorso sugli argomenti e sui problemi del territorio maggiormente avvertiti dai cittadini. Dalla sanità al continuo spopolamento dei centri interni e non solo; la lotta alla criminalità, l’assenteismo, i collegamenti stradali e ferroviari, la gestione delle esigue risorse comunali, il rapporto con la Città metropolitana di Reggio Calabria, l’accoglienza dei migranti ed altro ancora. “A ciascuno di voi -ha detto il vescovo- esprimo la mia vicinanza e sollecitudine pastorale in un momento, che vede tante comunità locali in gravi difficoltà. Sono difficoltà derivanti dalla scarsità di risorse e dalla loro difficile gestione per l’aggravarsi di una crisi che porta conseguenze gravi nel nostro Sud”. Monsignor Oliva ha rimarcato come, spesso, l’impegno e l’azione amministrativa non trova la giusta collaborazione da parte di chi pensa esclusivamente ai propri interessi. Il vescovo, inoltre, ha messo in evidenza l’importanza dell’operare in sinergia ed ha incoraggiato i sindaci ad agire unitariamente, andando oltre le divisioni politiche, mettendo al primo posto gli interessi collettivi.
Al dibattito sono intervenuti la maggioranza dei sindaci presenti: senza nascondere la preoccupazione per il futuro dei ragazzi e dei giovani della Locride, da parte di tutti è stato ribadito il massimo impegno nella gestione amministrativa dei rispettivi comuni.
Qui il testo integrale del saluto del Vescovo.
L’Ufficio diocesano per le Comunicazioni Sociali