L’accompagnamento delle famiglie interpella il ruolo e l’identità dei presbiteri

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Incontri diocesani del clero 2016-2017
Un nuovo schema per tempi nuovi

La richiesta del Vescovo per la formazione permanente di quest’anno era la messa a fuoco dei passaggi fondamentali per strutturare la pastorale familiare in parrocchia. Ci siamo resi conto però che nel clero c’è una certa “stanchezza”, che spesso rende le nostre proposte pastorali poco efficaci e forse anche poco credibili. Da una riflessione condivisa anche col Vescovo è emerso che uno dei punti critici (forse quello più importante) è una forma di demotivazione nel clero, che nasce da una non piena integrazione tra spiritualità personale (l’immagine di prete che ognuno si è più o meno consapevolmente fatta) e azione pastorale. Le scelte pastorali fondamentali della Diocesi non sempre vengono “sentite” come proprie nel clero (è una valutazione generale, ovviamente), è come se non fossero parte integrante della propria identità. L’esito più evidente è il rifugiarsi nella dimensione cultuale, quella che più ci “distingue” e ci identifica. In dialogo di condivisione con don Piero Romeo, Vicario Episcopale il servizio alla famiglia e alla vita, abbiamo perciò pensato di rimodulare l’intera proposta degli incontri diocesani del clero. Anzitutto ci siamo proposti di collegare strettamente il “classico” ritiro mensile con gli incontri ed i temi della formazione permanente. Poi abbiamo cambiato sia i tempi che la struttura di entrambi gli appuntamenti: un mese ci sarà ritiro del clero, il mese successivo un laboratorio pastorale.

Ritiri del clero

Avranno luogo il terzo giovedì (a mesi alterni), dalle 9,30 alle 13,00, presso il Seminario di Locri. Si conclude di regola col momento conviviale. Saranno dedicati alla rimotivazione dei preti, sia sul piano spirituale che psicologico-affettivo. Abbiamo chiesto a d. Gennaro Pagano, direttore del Centro Educativo “Regina Pacis” di Pozzuoli, di strutturare una proposta e di guidare i ritiri. Finalità – Stimolare i presbiteri ad una maggiore consapevolezza del proprio ruolo e della complessità dell’epoca presente, riflettendo e focalizzando le proprie risorse e i propri nodi esistenziali, sia a livello personale che comunitario. Articolazione – La prima ora dovrebbe essere dedicata ad una meditazione spirituale e ad una pausa di preghiera. La seconda ad un incontro formativo. La terza al confronto in gruppi. Il “taglio” sarà quello di una integrazione tra spiritualità e psicologia\affettività, per dare fondamento all’azione pastorale. Per i temi, cf specchietto alla pagina conclusiva.

Laboratori pastorali

Dureranno una giornata, dalle 9,30 al tardo pomeriggio. Dopo il primo sulla “conversione pastorale”, i temi riguardano l’approccio alla famiglia e le grandi linee su cui impostare la pastorale familiare. I primi due incontri (novembre e gennaio) avranno luogo al Santuario dei S. Medici a Riace. Gli ultimi due (marzo e maggio) presso il Santuario di Polsi, dove ci ritroveremo la sera prima per i vespri e pernotteremo. Vi arriveremo con mezzi comuni messi a disposizione dal Santuario. Finalità – In continuità con i ritiri del mese precedente, acquisire competenze per avviare una pastorale familiare sul territorio, radicata in una nuova consapevolezza dell’identità e del ruolo dei preti in relazione a questo ambito decisivo della nostra vita di Chiesa. Articolazione. – I laboratori ruoteranno attorno all’esperienza dei conduttori del laboratorio e alle piste di lavoro che essi suggeriranno. Lo stile sarà comunque del confronto aperto sia con loro che tra di noi. Avendo il programma anzitempo ci si potrà organizzare in modo che nei giorni stabiliti non ci siano altri impegni. Anche la celebrazione della S. Messa in concomitanza di orario, per volontà del Vescovo può essere soppressa. Auguri di un Anno pastorale fecondo nella grazia del Signore, per noi e per le persone affidate alla nostra cura.

d. Bruno Cirillo

 

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